Alla scoperta dell’ippocastano
L’Ippocastano, o castagno d’India, è un albero ornamentale antico, molto diffuso nel nostro Paese. La parte della pianta che viene utilizzata per via delle sue proprietà benefiche sono i semi. Sebbene questi ultimi somiglino molto a quelli del comune castagno (le castagne), essi non sono commestibili per l’uomo e, se ingeriti, sono addirittura tossici.
I frutti dell’ippocastano, tuttavia, sono fonte preziosa di sostanze capaci di migliorare la microcircolazione sanguigna e linfatica. Tra questi il più importante è l’escina.
L’escina: un toccasana per la circolazione
Si tratta di un composto vegetale che si ricava dai semi dell’ippocastano. Questo principio attivo, a partire dalla fine dell’800, inizia ad essere usato dai medici per combattere alcuni disturbi legati alla circolazione e all’infiammazione, quali per esempio le emorroidi o le irritazioni.
L’escina riesce brillantemente a proteggere ed aumentare la resistenza e l’elasticità dei capillari. Ciò si traduce in un netto miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica.
I benefici dell’escina per il corpo
Grazie al miglioramento della circolazione, l’escina è ottima nell’azione contro:
- Ritenzione idrica
- Gonfiore, pesantezza ed affaticamento delle gambe
- Cellulite
- Vene varicose
Bende Vasotoniche all’Ippocastano
Per cogliere al meglio i benefici di questa sostanza, abbiamo creato le Bende Vasotoniche all’Ippocastano che, grazie alla presenza del 20% di Escina, hanno un’azione significativamente vasotonica e drenante dei liquidi in eccesso. Le bende, inoltre, riescono a stimolare il microcircolo, riducendo visibilmente il gonfiore.
Il risultato? Miglioramento notevole degli inestetismi della cellulite e della ritenzione idrica, per curve del corpo armoniche e naturali!
La loro applicazione è molto semplice:
- Avvolgere la zona del corpo da trattare con le bende
- Indossare il pantalone in dotazione e rilassarsi per 45 minuti
- Rimuovere il bendaggio e risciacquare con acqua tiepida
Massaggiare la zona interessata per stimolare ulteriormente il microcircolo